lunedì 30 settembre 2013

Paris Fashion Week Report: Day 6

Giornata dedicata all'arte questa sesta della PFW, con la collezione dai retroscena cubisti di Andrew Gn e quella dedicata alla subcultura dei graffiti di Céline. Non mancano poi la (buona) causa ambientaliste di Kenzo e l'invito ad un'integrazione tra culture di Givenchy, con la sua commistione di forme orientali e colori della terra d'Africa. Bellissimi spunti ci vengono poi dalle collezioni di Chloé, con le sue splendide borse, e dello stilista libanese Rabih Keyrouz con i suoi abiti che rimandano ad uno stile ed una classe vista solo sulle passerelle di Blumarine e Nina Ricci
E' invece ancora una volta Bill Gaytten a disegnare la collezione firmata John Galliano dopo l'allontanamento del controverso stilista (da Dior e dalla sua stessa griffe) in seguito allo scandalo del 2011 che ancora tutti ricordano e difficilmente verrà dimenticato.
Ecco i capi da me selezionati per questa giornata...



Kenzo
Al grido di "No fish No nothing" sfilano le modelle di Kenzo, più impegnato che mai a sostenere la The Blue Marine Foundation per la salvaguardia dei pesci e degli ambienti marini. Fondali richiamati dai colori, dalle stampe e dai riflessi dei tessuti.




Andrew Gn
Una delle passerelle che più ho amato, femminile e di carattere, ispirata all'arte ed all'architettura fin dal nome: Peggy Guggenheim . La grafica risulta dunque importante nei tagli, nelle forme e nelle pieghe che rendono unico anche il look più classico.







Céline
Stampe folli e giochi estremi di proporzioni per Phoebe Philo e la sua collezione, quasi una dichiarazione d'amore per l'arte contemporanea e quella più underground dei graffiti. Un mondo sommerso e spesso svalutato, che diviene protagonista per un giorno di una delle più prestigiose passerelle parigine. 





Maxime Simoens
Tanta pelle e tanta seta per il giovane stilista francese. Altissimi i sandali alla schiava e tantissima la pelle scoperta come contorno agli abiti dalle influenze sportwear, rock e dai dettagli bon ton. Il tutto, ovviamente, in chiave supersexy.




Maison Rabih Keyrouz
Tanta seta e tanta femminilità sulla passerella dello stilista libanese, che ha declinato il suo stile chic e lineare in tutine, gonne e abitini per cui qualsiasi donna farebbe carte false. Bellissimi anche i sandali a listino, grande trend della prossima p/e.






Chloé
Tessuti morbidi, spalline a farfalla, colori nude e borse to die for sulla passerella di Chloé. Bellissimi anche i lunghi ciondoli color blu china indossati dalle modelle.








John Galliano
E' ancora una volta Bill Gaytten a disegnare la collezione firmata John Galliano dopo l'allontanamento del controverso stilista (da Dior e dalla sua stessa griffe) in seguito allo scandalo del 2011. Ottimo il risultato: tessuti morbidi e fluidi, ricami gioiello e trasparenze sexy per una passerella femminile di grande classe, a tratti da haute couture.





Givenchy
Delle sexy masai col volto nascosto da cristalli preziosi vengono fatte sfilare da Riccardo Tisci per Givenchy, in un cambio totale di rotta rispetto alle passate collezioni. Reggiseni che fanno capolino da profonde scollature e tagli sartoriali di grande impatto la fanno da padrone in questa sfilata che vede convivere Africa e Asia, colori della terra e taglie oversize, maschere e kimono. Due universi, una passerella.












domenica 29 settembre 2013

Paris Fashion Week Report: Day 5

Questa quinta giornata di PFW si è chiusa nel migliore dei modi possibili con lo show da applausi di Jean Paul Gaultier. E non solo per la bellezza degli abiti: si è infatti assistito alla messa in scena di un vero e proprio talent show con tanto di cartelloni motivazionali per le modelle-concorrenti, tra cui una divertita Coco Rocha che si è esibita in una parodia di John Travolta in Grease. Mai tanto entusiasmo si era avvistato in un front-row! 
Ma applausi vanno anche alla sfilata di Vivienne Westwood che non sbaglia un colpo e fa sfilare abiti ricchi di spunti ed ispirazioni da modelle-pellegrine che a me tanto richiamano alla mente  la mitologica Dafne, mezza donna mezza pianta. 
Capolavori in passerella anche per Tsumori Chisato, Veronique Leroy e Maiyet. Vi lascio alle foto della giornata, augurandomi(ci) che quella di domani la possa eguagliare.



Tsumori Chisato
Bon ton in chiave orientale per la stilista giapponese che ha fuso la personalità della donna in carriera d'occidente con quella della geisha d'oriente in un connubio minuziosamente perfetto.





Veronique Leroy
Linee pure e nuance nei toni del nude per la stilista Veronique Leroy che si è divertita a giocare con le proporzioni e le stampe: bluse oversize incontrano shorts decisamente mini, stampe zebrate alternano maxi pois. Tutto in chiave molto sexy, esplorando le strade di una jungla urbana.





Vivienne Westwood
Abiti semplici e eleganti si alternano ad elementi underwear, trasparenze estreme, ornamenti floreali, schizzi di fango e stampe di dolci gattini dallo sguardo languido. E chi potrebbe mai indossare una collezione tanto ambigua se non bellissime modelle bucoliche, delle Dafne moderne tornate nel loro corpo sexy dopo un lungo riposo vegetale. Capelli cotonati e spalline strutturate provenienti direttamente (e con furore) dagli anni '80 completano il folle capolavoro di una Vivienne Westwood che non perde mai il suo smalto e la sua geniale fantasia. 












Jean Paul Gaultier
Rock e femminilità non si sono mai sposati così bene come in questa collezione di Jean Paul Gaultier che tra chiodi, minigonne, tulle, reggiseni a vista, trasparenze e sperimentazioni in taglie e proporzioni ci ha regalato uno show da applausi. E non solo per la bellezza degli abiti: si è infatti assistito alla messa in scena di un vero e proprio talent show con tanto di cartelloni motivazionali per le modelle-concorrenti, tra cui una divertita Coco Rocha che si è esibita in una parodia di John Travolta in Grease. Mai tanto entusiasmo si era avvistato in un front-row! Applausi al genio...









Maiyet
Abiti semplici ed eleganti arricchiti da tessuti preziosi, tagli geometrici e fiocchi di piume: questa la ricetta di Maiyet per ottenere una collezione di grande fascino ed appeal.










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